L'energia legata al denaro
Esperienze

UN CREDITO INSIDIOSO

RICONOSCERE NEL DENARO UN POTENTE VETTORE DELLE ENERGIE INTENZIONALI

Dovremmo riflettere maggiormente su certi nessi, apparentemente casuali, che la vita ci pone innanzi agli occhi. Ci abitueremmo allora a non bollare tutto quello che capita come se fosse una mera fatalità e, forse, impareremmo qualcosa di più su noi stessi e sugli altri.

Voglio raccontare in proposito un episodio che mi tocca personalmente.

Alcune settimane fa, sono faticosamente riuscita a riscuotere un credito che si trascinava da un po’ di tempo, tanto modesto di valore, quanto “difficile”. Non voglio entrare più di tanto nel merito, ma diciamo semplicemente che la somma che mi era dovuta aveva dato origine ad una serie di piccoli screzi tra me e il debitore e che, per venirne a capo, ero stata costretta a mettere in mezzo conoscenze comuni.

Non sempre siamo consci di quanto il denaro che maneggiamo sia un veicolo per alcuni tipi di energie spirituali, e di come queste vadano ad influenzare tutte le relative transazioni ed i vari aspetti correlati… al punto che alcuni autori dicono, senza mezzi termini: il denaro “è” energia! E poco importa che parliamo di somme di denaro tangibile (monete e banconote) o anche solo virtuali! Questo non dovrebbe stupirci, basta riflettere su quanta parte della nostra vita e delle nostre risorse personali vengano investite nel procacciamento del denaro che ci serve per vivere.

Fatto sta che, riscosso il dovuto, mi sono sentita in diritto di farmi un regalino, e mi sono recata al centro commerciale per acquistare un nuovo paio di occhiali da sole. La somma da spendere era praticamente equivalente all’incasso, e questo mi pareva in qualche modo “giusto”, allo scopo di chiudere al meglio questo cerchio energetico. E qui ho omesso di fare una cosa importante. Conoscendo bene la storia di quella somma di denaro, avrei dovuto avere l’accortezza di ripulirlo energeticamente da tutte le eventuali forme di pensiero contrarie.

Bene, torno a casa tutta contenta con il mio acquisto e… non ci crederete, ma non passano nemmeno due giorni e gli occhiali scompaiono, misteriosamente e clamorosamente. A volte sono distratta, è vero, ma non ho mai perso prima un paio di occhiali e, soprattutto, non si riesce proprio a capire in quale frangente possa essersi verificato lo smarrimento.

Vi lascio immaginare il mio disappunto nel rendermi conto di aver lasciato che questa situazione potesse verificarsi! Divento matta a cercare, sia in macchina che in casa… Mi faccio aiutare da altri… Chiedo alle persone che ho incontrato di recente di controllare le loro borse… Niente!

Inizialmente, mi rassegno. Un amico, che era a conoscenza della storia, commenta laconicamente: “Si è ripreso i soldi che non voleva restituirti”.

Al fastidio subentra però la certezza di essere nel giusto, e con determinazione decido di dar fondo ad ogni risorsa per ristabilire il mio diritto, riequilibrando l’energia della situazione. Dedico a questo un’intera serata. L’indomani mattina, trovo gli occhiali beatamente chiusi nella loro custodia, posata in bella vista nello spazio tra il sedile anteriore e posteriore della macchina. Un posto dove io stessa (e anche altre persone) avevamo controllato diverse volte. Impossibile pensare di non averli visti!

Ho voluto raccontare questo episodio, difficilmente classificabile e difficilmente interpretabile, per evidenziare come la quotidianità sia incredibilmente ricca di nessi e di intrecci. Sta a noi decidere se vogliamo riportare tutto alla banale casualità o se vogliamo leggere, con occhio spregiudicato, tra le righe della catena degli eventi.

 

(Rif.: ESPIRA B023)