Connessione energetica durante la terapia
Esperienze

UNA BIMBA VIVACE E CURIOSA

LE INCURSIONI DI UNA PICCOLA VIAGGIATRICE ASTRALE

Anche se sono ormai passati decenni da quando ho iniziato a operare col metodo E.SPIR.A., non finisco mai di stupirmi piacevolmente per la varietà e la ricchezza delle situazioni che la vita mi pone dinnanzi!

In questo articolo e nel prossimo, descriverò un caso in cui mi sono recentemente imbattuta, che mi ha riservato particolari soddisfazioni e nuove occasioni di approfondimento di quei mondi sottili che tanto mi sono cari.

Si rivolge a me una giovane donna, chiedendomi aiuto per la sua bambina di sette anni che manifesta, oltre a un comportamento esuberante e iperattivo, tale da creare parecchi disagi al ménage quotidiano, anche alcune problematiche fisiche di una certa serietà, tra le quali mi viene riferita una diagnosi di diabete mellito di tipo 1.

Due sono gli spunti interessanti che desidero condividere di questa mia esperienza.

Nel prossimo articolo vi parlerò di come l’indagine energetico-spirituale del corpo di questa bimba, che chiameremo col nome di fantasia di Arianna, mi abbia condotto a scoprire e a trattare aspetti che inizialmente non mi erano stati comunicati dalla mamma.

Oggi voglio però raccontarvi qualcosa che non riguarda direttamente il “caso”, bensì un’esperienza del tutto nuova e particolarissima di cui Arianna mi ha fatto dono, sin dal primo giorno in cui ho iniziato i trattamenti su di lei.

È importante premettere che non ho mai lavorato in presenza della bambina, ma solo della madre, e che tutto è stato condotto grazie al collegamento reso disponibile da quest’ultima. Chi ha dimestichezza con le tecniche di Pulizia dell’Aura sa bene che si può efficacemente operare anche a distanza, a patto di poter realizzare un ponte energetico che ci metta in contatto con la persona oggetto del trattamento. In questo caso, essendo la bambina molto piccola, è del tutto normale e lecito agganciarsi all’energia dei genitori che, tra l’altro, sono i soli a poter dare l’autorizzazione a operare sui figli, sino al compimento del dodicesimo anno (età in cui dobbiamo iniziare a considerarli “spiritualmente maggiorenni”).

Ma torniamo alla scena in cui la mamma di Arianna si presenta nel mio studio per espormi il caso della figlia. Chiarita preliminarmente la situazione e acquisite le informazioni generali del caso, chiedo il permesso di entrare nel corpo della bambina, per iniziare a verificare la situazione energetica degli organi interni. Figuratevi il mio stupore quando, nell’accingermi all’operazione, mi vedo comparire davanti Arianna stessa!

I miei strumenti di lavoro (attualmente uso le bacchette) me ne hanno subito dato conferma e ho così potuto – ma forse dovrei dire “dovuto” – intavolare una vera e propria conversazione telepatica con la piccola.

Intendiamoci, non è la prima volta che mi trovo di fronte alla proiezione astrale di un conoscente! E sapete bene che mi capita anche frequentemente di interagire con l’Essere proprietario di un corpo umano. Tuttavia, non è affatto ordinario che la proiezione energetica di una bimba, del tutto ignara di cosa stia andando avanti, si presenti nel luogo in cui un’Operatrice di Luce sta per collegarsi a lei.

Arianna non si limita però a dare una sbirciatina alla scena! È curiosa, vuole interagire, fa domande. E la situazione si ripete tal quale anche in occasione dei successivi trattamenti. Quando entro nel suo corpo, vuole che le descriva quello che vedo, desidera che le spieghi come funziona questo o quell’organo! Riferisco il mio vissuto alla madre e la vedo commuoversi nel riconoscere atteggiamenti e comportamenti tipici della figlia!

Questa peculiarità dei trattamenti di Arianna e questa sua speciale “maturità” in ambito spirituale mi hanno spinta, in occasione dell’ultimo incontro, a chiedere a lei stessa la conferma dell’autorizzazione a entrare nel suo corpo, autorizzazione che, come ho detto, avevo precedentemente acquisito da parte della sua mamma. Arianna mi ha subito confermato il permesso e abbiamo quindi avuto modo di sancire in modo assolutamente inequivocabile la comune volontà di portare aiuto a questo Essere.

Nel prossimo articolo, tornerò ad occuparmi del caso di Arianna. Vi racconterò cosa dal punto di vista pratico abbia potuto fare e dirò dei piccoli ma importanti risultati che abbiamo conseguito e che mi sono stati poi confermati dalla famiglia.

 

(Rif.: ESPIRA B043)